mercoledì 6 ottobre 2010
13:08 |
Pubblicato da
Luca Spedaliere |
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Se aveste chiesto ad un tifoso dell'Arles nel giugno 2005 dove avrebbe voluto vedere la sua squadra cinque anni dopo per ritenersi soddisfatto, probabilmente vi avrebbe risposto che sarebbe stato contentissimo di vederla in lotta per la promozione in Lega National, la Serie C francese. Eh sì, perchè nel giugno 2005 l'AC Arles aveva sfiorato per l'ennesima volta il salto nella quarta divisione (la CFA) e si apprestava a vivere per l'ennesima volta il campionato di CFA2. Non che la storia della squadra e della società permettesse voli pindarici, dato che l'Arles aveva quasi sempre militato nelle serie dilettantistiche, con qualche apparizione in Ligue 2 negli anni '70... Ebbene, quel tifoso cinque anni dopo sta vivendo un sogno... Ma partiamo dal principio.
Nel 2005 l'Arles ingaggia per tentare la promozione in CFA l'allenatore Michel Estevan, convinto della bontà del progetto dall'amico ed ex compagno di squadra Patrick Chauvin, allora presidente del club. Michel, di origini algerine, è stato un calciatore francese di secondo piano (militando proprio nell'Arles) ed anche le sue esperienze da allenatore sono state fin qui limitate ai campionati amatoriali e ad una breve sortita in Lega National. Per arrotondare il magro stipendio di manager, Estevan si dà da fare attraverso numerose occupazioni: poliziotto, consulente finanziario, agente di assicurazioni. Il 2005/2006 è però finalmente l'anno giusto per la promozione in CFA: 83 punti ed il terzo posto sono sufficienti per compiere il salto di categoria. Ma è l'anno dopo che Estevan e la squadra danno il meglio di loro: campionato strabiliante, 96 punti, primo posto e promozione in Lega National, grazie all'ossatura formata dai giocatori dell'anno precedente. Ormai la squadra e il suo manager vivono in simbiosi, in virtù di un rapporto fraterno immediatamente sviluppatosi. In Lega National, nel 2007/2008 l'Arles può contare su uno dei più poveri budget del campionato: gli addetti ai lavori la pronosticano già in quarta divisione. Ma Estevan e la squadra fanno ricredere tutti e conquistano un meritato 8°posto, attirando anche le attenzioni di nuovi azionisti. In particolare è Jean Marc Conrad a rilevare la presidenza della società, succedendo a Chauvin. A livello finanziario il progetto sembra poggiare su basi leggermente più solide, ma agli albori della stagione 2008/2009 l'Arles ha comunque solo il 19° budget (su 21 squadre) della Lega National. Stavolta ciò che accade è un vero e proprio miracolo: la squadra parte fortissimo e si insedia subito nelle prime posizioni; i giocatori sembrano vivere un sogno e riescono favolosamente a resistere fino alla fine, battendo in volata il più titolato Cannes e conquistando un terzo posto che vale la Ligue 2 ! Si narra che, alla vigilia di una partita importante per la promozione, l'allenatore Estevan avesse rimorchiato un paio di ragazze al bar di un hotel per portarle a pranzo con i suoi calciatori e per allentare dunque la tensione; a quanto pare vi riuscì benissimo: una delle ragazze in realtà era una specialista di lap dance ed il pranzo si trasformò in un ballo sui tavoli! La società non si fece trovare impreparata al grande salto in Ligue 2: lo stadio Fernand Fournier (circa 2000 posti) era troppo piccolo per la categoria, e doveva dunque essere rimpiazzato; la soluzione cadde sul Parc Les Sports, uno stadio di 18000 posti situato nel vicino comune di Avignone, la cui squadra marciva nelle serie inferiori. Per tale motivo, dal giugno 2009 la società ha traslocato lì ed ha assunto il nome di Arles-Avignon. Salvarsi in Ligue 2 è quanto di più difficile questa squadra sia mai stata chiamata ad affrontare: il budget della squadra è nettamente l'ultimo del campionato. La società ha però l'intelligenza di creare un giusto mix tra il gruppo storico delle promozioni ed i nuovi acquisti: arrivano soprattutto Andrè Ayew (il promettente figlio di Abedì Pelè, che tanto bene farà al mondiale) e Sebastien Piocelle (vecchia conoscenza del calcio italiano). Il campionato è entusiasmante: una serie di vittorie consecutive porta subito la squadra in testa; tutti aspettano il momento del crollo ma l'Arles resiste fino all'ultima giornata, quando è attesa da uno spareggio batticuore col Clermont. Al Parc Les Sports basta un pari per coronare il sogno della Ligue 1. Lo stadio è ovviamente pieno, la tensione si taglia con un coltello: i ragazzi però non deludono e giocano contro i più quotati avversari la miglior partita della stagione. Finirà 1-0, con rete di Benjamin Psaume, da due anni in squadra. Le lacrime di Estevan, che nel frattempo è diventato allenatore a tempo pieno, sono le lacrime di chi ha creduto fin dall'inizio in un sogno che nessuno pensava potesse realizzarsi...
Vorremmo raccontarvi di una favola che prosegue a gonfie vele anche in Ligue 1, ma non è così. La presidenza è passata da Conrad a Marcel Salerno, che dopo sole quattro giornate ha deciso di esonerare Estevan, con il quale aveva già avuto contrasti in estate. La squadra è per la maggior parte formata da nuovi elementi, che ovviamente necessitano di tempo per amalgamarsi: sfruttando il piccolo budget a disposizione, sono arrivati per lo più calciatori in cerca di rivincite, come i greci Basinas e Charisteas, gli spagnoli ex Real Mejia e Pavon, il francese Meriem. Il capitano è Piocelle ed il nuovo allenatore è Faruk Hadzibezic. Dopo 8 partite la squadra è ancora ferma a zero punti, con il portiere Plantè e l'ivoriano Dja Djedje tra le poche note positive.
Ma...voi ve la sentite a darli già retrocessi?
Ecco le immagini della partita col Clermont, decisiva per la promozione in Ligue 1:
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Nel 2005 l'Arles ingaggia per tentare la promozione in CFA l'allenatore Michel Estevan, convinto della bontà del progetto dall'amico ed ex compagno di squadra Patrick Chauvin, allora presidente del club. Michel, di origini algerine, è stato un calciatore francese di secondo piano (militando proprio nell'Arles) ed anche le sue esperienze da allenatore sono state fin qui limitate ai campionati amatoriali e ad una breve sortita in Lega National. Per arrotondare il magro stipendio di manager, Estevan si dà da fare attraverso numerose occupazioni: poliziotto, consulente finanziario, agente di assicurazioni. Il 2005/2006 è però finalmente l'anno giusto per la promozione in CFA: 83 punti ed il terzo posto sono sufficienti per compiere il salto di categoria. Ma è l'anno dopo che Estevan e la squadra danno il meglio di loro: campionato strabiliante, 96 punti, primo posto e promozione in Lega National, grazie all'ossatura formata dai giocatori dell'anno precedente. Ormai la squadra e il suo manager vivono in simbiosi, in virtù di un rapporto fraterno immediatamente sviluppatosi. In Lega National, nel 2007/2008 l'Arles può contare su uno dei più poveri budget del campionato: gli addetti ai lavori la pronosticano già in quarta divisione. Ma Estevan e la squadra fanno ricredere tutti e conquistano un meritato 8°posto, attirando anche le attenzioni di nuovi azionisti. In particolare è Jean Marc Conrad a rilevare la presidenza della società, succedendo a Chauvin. A livello finanziario il progetto sembra poggiare su basi leggermente più solide, ma agli albori della stagione 2008/2009 l'Arles ha comunque solo il 19° budget (su 21 squadre) della Lega National. Stavolta ciò che accade è un vero e proprio miracolo: la squadra parte fortissimo e si insedia subito nelle prime posizioni; i giocatori sembrano vivere un sogno e riescono favolosamente a resistere fino alla fine, battendo in volata il più titolato Cannes e conquistando un terzo posto che vale la Ligue 2 ! Si narra che, alla vigilia di una partita importante per la promozione, l'allenatore Estevan avesse rimorchiato un paio di ragazze al bar di un hotel per portarle a pranzo con i suoi calciatori e per allentare dunque la tensione; a quanto pare vi riuscì benissimo: una delle ragazze in realtà era una specialista di lap dance ed il pranzo si trasformò in un ballo sui tavoli! La società non si fece trovare impreparata al grande salto in Ligue 2: lo stadio Fernand Fournier (circa 2000 posti) era troppo piccolo per la categoria, e doveva dunque essere rimpiazzato; la soluzione cadde sul Parc Les Sports, uno stadio di 18000 posti situato nel vicino comune di Avignone, la cui squadra marciva nelle serie inferiori. Per tale motivo, dal giugno 2009 la società ha traslocato lì ed ha assunto il nome di Arles-Avignon. Salvarsi in Ligue 2 è quanto di più difficile questa squadra sia mai stata chiamata ad affrontare: il budget della squadra è nettamente l'ultimo del campionato. La società ha però l'intelligenza di creare un giusto mix tra il gruppo storico delle promozioni ed i nuovi acquisti: arrivano soprattutto Andrè Ayew (il promettente figlio di Abedì Pelè, che tanto bene farà al mondiale) e Sebastien Piocelle (vecchia conoscenza del calcio italiano). Il campionato è entusiasmante: una serie di vittorie consecutive porta subito la squadra in testa; tutti aspettano il momento del crollo ma l'Arles resiste fino all'ultima giornata, quando è attesa da uno spareggio batticuore col Clermont. Al Parc Les Sports basta un pari per coronare il sogno della Ligue 1. Lo stadio è ovviamente pieno, la tensione si taglia con un coltello: i ragazzi però non deludono e giocano contro i più quotati avversari la miglior partita della stagione. Finirà 1-0, con rete di Benjamin Psaume, da due anni in squadra. Le lacrime di Estevan, che nel frattempo è diventato allenatore a tempo pieno, sono le lacrime di chi ha creduto fin dall'inizio in un sogno che nessuno pensava potesse realizzarsi...
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