martedì 19 ottobre 2010
26 maggio 1989, ultima giornata del campionato inglese. A contendersi il titolo sono uno dei Liverpool più forti di sempre, che nei 17 anni precedenti aveva vinto ben 11 scudetti, e l'Arsenal, a cui la vittoria in campionato manca da ben 18 anni. Quell'anno sembrava davvero quello giusto per i Gunners: in testa al campionato da gennaio a maggio, a sole tre giornate dalla fine era praticamente fatta, dovendo affrontare ad Highbury (ah, il caro vecchio Highbury...) Derby County e Wimbledon, non proprio la quintessenza del gioco del calcio. Ma la squadra fu capace di sprecare quella doppia grande occasione: sciagurata sconfitta in casa col Derby, e pareggio per 2-2 contro il Wimbledon. Il Liverpool, d'altro canto, inanellava una serie incredibile di vittorie, portandosi, in virtù di un sonoro 5-1 inflitto al West Ham, in testa alla classifica. Alla vigilia del partitone di Anfield la classifica recitava così: Liverpool 76 (diff.reti +39), Arsenal 73 (+35). In poche parole ai Gunners serviva una vittoria con due gol di scarto per raggiungere l'agognato titolo. Non ci credeva più nessuno: sembrava che i tifosi si apprestassero a sopportare l'ennesima delusione. Alla vigilia del match decisivo il Daily Mirror titolava: "Arsenal, non hai storia"; e difatti il pensiero comune era proprio questo, visto che si affrontavano una delle più grandi squadre di tutti i tempi, tra l'altro in uno splendido momento di forma, ed una compagine che sembrava fisicamente alla frutta. Quel 26 maggio, ad Anfield, il Liverpool scendeva in campo con: Grobbelaar, Ablett, Staunton, Nicol, Whelan, Hansen, Houghton, Aldridge, Rush, Barnes, McMahon; allenatore Kenny Dalglish. L'Arsenal invece schierava: Lukic, Dixon, Winterburn, Thomas, O'Leary, Adams, Rocastle, Richardson, Smith, Bould, Merson; allenatore George Graham. Il primo tempo fu povero di emozioni: l'Arsenal aveva impostato una partita molto difensiva, cercando di limitare le capacità di palleggio degli avversari; solo Bould ebbe un'occasione per segnare, ma una deviazione di Nicol salvò il Liverpool. Un tiro di Rush andò invece vicino al gol per i Reds, ma lo stesso gallese dovette uscire poco dopo per infortunio. Il primo tempo si concludeva con un giusto 0-0: anche se non era il match che sognavano i tifosi del Liverpool, a loro poteva andare benissimo così. Il secondo tempo cominciò con un sussulto dell'Arsenal: punizione indiretta calciata da Winterburn, Smith sfiora e la palla va in rete: 0-1. Inutili le proteste dei Reds: come mostrato anche dalle TV il tocco di Smith è effettivamente avvenuto. L'Arsenal a questo punto iniziò a crederci e tentò l'assalto al fortino del Liverpool: al 74' Thomas sprecò da pochi passi una grande occasione, calciando addosso a Grobbelaar. Anche Graham tentò il tutto per tutto, cambiando l'assetto tattico da difensivo a superoffensivo: ormai non c'era più niente da perdere. Negli ultimi minuti il Liverpool però cresceva e sfiorava il pari, mentre l'Arsenal sembrava accusare grande stanchezza. Si era ormai abbondantemente oltre il 90', la Kop era già in delirio, ma l'Arsenal aveva la possibilità di sferrare un ultimo, decisivo, attacco: il portiere Lukic dà corto al terzino Dixon, che lancia lungo per Smith, che serve l'accorrente Michael Thomas, di nuovo a tu per tu con Grobbelaar. Attimi che sembrano durare secoli: ma History Man, l'uomo della storia, stavolta non poteva sbagliare, e regalò ai milioni di tifosi dell'Arsenal la gioia più bella della loro vita.
Ogni altro commento è superfluo: ecco il video del match. Guardatelo e immaginate che a fare l'impresa sia la vostra squadra del cuore: un brivido vi percorrerà la schiena...

0 commenti:

Posta un commento

Tips

Ti abbiamo fatto vincere coi nostri consigli e vuoi lasciarci una mancia? Oppure semplicemente ti piacciono gli articoli che leggi sul blog e vuoi incentivarci a migliorare? Qui puoi farlo!





NB: La donazione è un gesto spontaneo quindi assolutamente non obbligatorio!

Partner

Partner

Partner

E' Totti il problema per la Roma?

Blog Archive

Lettori fissi